Mentre i mesi di novembre e dicembre 2015 hanno visto la nascita ed il perfezionamento della versione 1.5, Android Studio si sta avviando verso la seconda major release, attualmente in fase di sperimentazione.
L’IDE, soprattutto dal raggiungimento della versione 1.0 a fine 2014, ha rivoluzionato il mondo dello sviluppo Android. Ben radicato in IntelliJ e alimentato da Gradle, l’ambiente si è rivelato rapido nello sviluppo, intuitivo e completamente integrato con una serie di tecnologie collaterali. La versione 2.0 porterà miglioramenti da tempo richiesti:
- un build più rapido per vedere velocemente al lavoro le ultime modifiche apportate al progetto. Questo nuovo effetto cade sotto il nome di Instant Run ed eviterà di attendere lunghi minuti prima che Gradle abbia finito la ricompilazione del sorgente;
- l’emulatore sarà più veloce. Questo solleverà davvero i programmatori che, in base alla propria macchina di sviluppo, hanno aspettato troppo a lungo la fine del boot del dispositivo emulato, attesa alleviata solo dall’intervento di acceleratori come HAXM;
- il GPU Profiler offrirà l’opportunità di analizzare frame per frame il lavoro di animazione svolto grazie a OpenGL, facoltà utilissima in applicazioni che fanno grande uso della grafica come i videogiochi.
Ora che si comincia a intravedere la fine del percorso di preparazione, l’attesa sale sempre di più. Android Studio è stato sin da subito un ottimo strumento che ha mandato direttamente in soffitta Eclipse+ADT e se le promesse di potenziamento fossero mantenute chi lo fermerà più ?
Alla prossima.











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