Non sempre le condizioni di utilizzo dell’emulatore Android sono accettabili. Ci si può trovare in casi in cui le capacità della macchina di sviluppo che stiamo utilizzando – già intaccate dal nostro IDE in esecuzione – non permettono un agevole utilizzo dell’emulatore per sperimentare le app che realizziamo. I primi segnali si vedono sin dall’avvio quando alla partenza dell’emulatore, dopo alcuni minuti, non si percepisce neanche la fine della fase di boot del suo sistema interno. In quei casi si può ricorrere a meccanismi di accelerazione hardware come HAXM reperibile tramite Android SDK Manager: lo si deve scaricare e successivamente installare. Questo tool creato da Intel permette di avviare un emulatore che sfrutta le capacità di virtualizzazione del processore qualora disponibili. HAXM non esiste per Linux pertanto, per i sistemi del Pinguino, si può trovare una valida alternativa in KVM.
Al di là di questi elementi, uno strumento che si sta facendo largo nello scenario professionale è Genymotion. Si tratta di un ambiente di virtualizzazione che riesce ad avere ottime prestazioni velocizzando molto le fasi di sviluppo e test delle app. E’ contraddistinto anche da una grande ricchezza di funzionalità permettendo di emulatore GPS, sensori e le principali caratteristiche di un dispositivo reale.
Per gli sviluppatori, offre molto materiale interessante:
- plugin che ne permettono l’integrazione con Android Studio e, per chi ancora lo usa, Eclipse;
- un manuale completo per ottimizzarne l’utilizzo;
- API Java per poter fornire misurazioni simulate da parte dei sensori;
- GMTool, strumento da riga di comando per l’amministrazione degli emulatori.
Si può iniziare ad utilizzare Genymotion su qualunque sistema scaricandolo dall’apposita pagina del sito ufficiale. L’utilizzo gratuito è consentito solo per uso personale, per tutti gli altri scopi deve essere acquistata una licenza seguendo uno dei tre piani proposti: da Indie, al costo di 12 dollari al mese per
sviluppatore, fino a Enterprise per le compagnie che hanno necessità di più di 20 licenze passando dal piano Business.
Spesso sopportare la lentezza dell’emulatore Android non è facile ma, come si è visto, di alternative ce ne sono. E voi ne avete mai provata qualcuna? Lasciate il vostro commento e fatecelo sapere!











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