Node.Js è la soluzione server in Javascript, fondata sull’engine V8 di Chrome, che è riuscita a sdoganare il linguaggio lato-client più diffuso del web facendolo “uscire” dal browser.
Permette di realizzare applicazioni web che grazie ad un approccio event-driven accedono alle risorse in maniera asincrona nell’ottica di ridurre i tempi di reazione.
Chi si dovesse collegare al sito del progetto troverebbe due versioni disponibili: una basata sulla major release 4 e una sulla 5. Sono state pubblicate a meno di un mese con lo scopo di introdurre funzionalità nuove nell’una e nuovissime nell’altra.
La versione 4.x.x è marchiata LTS in quanto garantisce Long Time Support (18 mesi di supporto attivo) mentre la 5 presenta le ultimissime novità, in una release già definita Stable.
Le nuove versioni rientrano nel piano di aggiornamenti che si è deciso di attuare con maggiore regolarità come provvedimento per sanare parte delle discordie che hanno portato alcuni programmatori “ribelli” a fondare nel 2014 il progetto io.js nel tentativo, soprattutto, di sottrarsi al controllo attuato da Joyent, la società che domina la community di sviluppatori.
Per avere un’idea del tenore di avanzamento di Node.js si consideri che la versione 5.0.0 ha portato, tra le altre novità, una nuova versione di V8, la 4.6, ma soprattutto un upgrade di npm, il package manager di Javascript, dalla release 2.14.7 alla 3.3.6.
Nella cultura “lato-server” di un moderno sviluppatore web non dovrebbero mancare al giorno d’oggi fondamenti di Node.js, l’ennesima dimostrazione vivente dell’importanza assunta ormai dal linguaggio Javascript. Adesso per sperimentarlo si può scegliere tra due versioni, entrambi stabili: una nuova ed una ancora più nuova.
Quindi perchè non provare? O pensi ancora che Javascript serva solo a rendere dinamiche le pagine Internet?











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