Apache Cassandra arriva alla terza major release puntando a mantenere la sua posizione di rilievo nel settore dei DBMS NoSQL. Nato alcuni anni fa in seno a Facebook che cercava un modo per accelerare le ricerche tra i suoi dati indicizzati, Cassandra si basa sul paradigma NoSql wide column store che prevede record formati da numerosissime colonne (possono essere milioni) dal nome non fissato, come non fissato è l’identificativo univoco per il record. Questo DBMS ha sempre offerto soluzione a tanti problemi di ridondanza di dati permettendo di replicarli efficientemente su nodi diversi aumentandone la sicurezza e la cosiddetta high availability.
Una degli aspetti più interessanti della nuova versione consiste nell’introduzione delle Materialized Views che permettono di gestire la denormalizzazione dei dati lato server alleggerendo le incombenze dei client e permettendo interrogazioni ai dati più veloci. Oltre a ciò, Cassandra 3.0 porta con sè molte novità interessanti come gli user-defined aggregates, la rimozione del supporto a Pig, progetto orbitante attorno ad Apache Hadoop, nonchè il fixing di un gran numero di bug e l’incremento delle prestazioni di CQL , il suo linguaggio di interrogazione.
Con questa release Cassandra si conferma una delle principali soluzioni dello scenario Big Data affermatosi con prepotenza da quando fattori come Social Network, reti sempre più veloci e l’opportunità di accedere ad Internet sempre e ovunque grazie al mobile hanno inondato i data center di moli prima inimmaginabili di dati, tutti da analizzare.
Alla prossima!











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